Usare le parole è un’arte. Quando un uomo e una donna si incontrano per la prima volta, per esempio, le parole sono quasi pennellate su una tela bianca. Man mano che si va avanti, che ci si spiega mentre si prende quello che l’altro dice, si cominciano a intravedere paesaggi, vallate, case, fiumi e ruscelli che scorrono. L’arte prende forma e dipinge un luogo di pace e di serenità. Sembra di sentirlo, di vederlo fino a viverlo. Usare le parole è un’arte. Ma lo è anche per chi vuole disegnare nuvole e tempeste in quel cielo solo un attimo prima azzurro e sereno. Un attimo fatto di tante parole, fatto di sillabe una dietro l’altra che alla fine smantellano quel prato, quel fiume, quel paesaggio. E c’è tempesta. Arriva prima il vento. Le parole addirittura si sentono tra le raffiche. Poi la pioggia, quella che fa male che non disseta ma che bagna e fa prendere freddo alle ossa. E quando queste parole sono su un foglio bianco allora diventa complicato non fars...
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L'idea per festeggiare Halloween è indossare qualcosa di pauroso, di pauroso davvero. Per questo pensavo ad un libro. Cosa fa più paura della cultura? Cosa fa più paura di un'esperienza che, attraverso un libro, entra fin nell'anima e ci fa pensare e anche un po' riflettere. Comincia così questa mia avventura con un blog che non so nemmeno come funziona e come servirmene, ma che sicuramente servirà a farmi ritrovare, spero tante, persone che come me leggendo un libro, ad un certo punto, in una pagina ben precisa socchiudono gli occhi e dicono a fior di labbra: è quello che provo io. Allora non sono sola. Chi non legge si ritroverà a settant'anni ad aver vissuto solo una vita? Io aggiungerei che quella vita, proprio attraverso i libri, la possiamo condividere. Perchè è vero che i "libri parlano fra di loro" (In nome della rosa), ma è anche vero che parlano a noi.